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Il contesto

Il Paese di Luco dei Marsi, situato a circa 700 metri sul livello del mare, è posto al centro del Sistema dei Parchi e delle Aree Protette dell’Abruzzo. Il centro storico è particolarmente caratteristico, con i tipici vicoli che conservano la memoria della trasformazione dell’antico borgo di pescatori (Lago del Fucino) a paese di agricoltori (Piana del Fucino). Numerose sono le testimonianze storiche (monumenti, opere d’arte e resti archeologici) del passato di Luco dei Marsi, che vanno dall’età del Bronzo fino al Medioevo e al Rinascimento. Paese a vocazione agricola e a forte tasso di immigrazione: su una popolazione complessiva di 5957 abitanti, 957 sono cittadini stranieri di etnie diverse (tra cui albanesi, bulgari, polacchi, ucraini, romeni, kosovari, marocchini, macedoni, cinesi, tunisini). Il maggior numero di cittadini stranieri è di origine marocchina, seguiti da cittadini macedoni. La presenza di cittadini stranieri si spiega, soprattutto, per la forte richiesta occupazionale di manodopera stagionale in agricoltura e, per le donne, di cura ed assistenza a persone anziane. La situazione occupazionale di tipo stagionale incide notevolmente sulla frequenza abbastanza instabile e discontinua degli alunni stranieri che frequentano le scuole dell’Istituto Comprensivo (si verifica ogni anno che decine di alunni tornano nel loro paese di origine nei mesi di novembre/dicembre e ritornano nei mesi di gennaio/febbraio). Ovviamente, accanto a ciò, ci sono anche interi nuclei familiari che decidono di non partire, per dar modo agli alunni di completare il percorso scolastico. Inoltre, durante l’anno si verificano anche nuovi ingressi a scuola, per nuovi arrivi nel paese, che impongono alla scuola la necessità di ridisegnare in itinere i vari gruppi classe. Purtroppo va detto che il paese nel suo complesso vive, come il resto dell’Italia, una crisi economica molto profonda dovuta a diversi fattori socio-economici. Le famiglie in difficoltà sono in aumento, così come è in crescita la presenza di situazioni di degrado socio- culturale, spesso di difficile gestione. La storia del paese e la caratteristica del centro storico che conserva la memoria del passato potrebbero rappresentare per la scuola il nodo centrale per un curricolo locale-storico-geografico, architettonico-ambientale, e un input per lo sviluppo turistico ed economico, lavorando sulle opportunità che il territorio offre (agricoltura in primis).